Test e Analisi

ANALISI ACQUA, OLIO, VINO, TERRENO

Il Decreto Legge 31/01 impone che l'acqua destinata al consumo umano sia salubre e pulita: quindi sicura.

Per tale motivo la norma stessa prevede che l'acqua, se distribuita da acquedotto, sia sottoposta a controlli adeguati che ne garantiscano la conformità ai valori di parametro;
tali controlli vengono di norma eseguiti o da società specializzate o da parte dell'Azienda ULSS competente per il territorio.

Un discorso diverso vale per l'acqua che viene prelevata da pozzi o falde o commercializzata in bottiglia, dove sta al privato cittadino decidere quando e come eseguire detti controlli.

Effettuare un controllo analitico di acqua per uso potabile (ma non solo) e quindi la sua costante sorveglianza sulle sue caratteristiche qualitative dal punto di captazione ai rami terminali della rete di distribuzione, ha come obbiettivo fondamentale la tutela della propria salute.

Essere certi dell'acqua che si beve e preferire quella del proprio rubinetto genera innegabili vantaggi sia per la propria salute, sia economici che ambientali.

Nel 2013, in Italia, sono stati consumati 240 milioni di chili di plastica, pari a 450 milioni di litri di petrolio utilizzati, con un impatto in atmosfera di circa 1,2 milioni di tonnellate di CO2 per la sola produzione di bottiglie;
Sono stati spesi euro 1,9 per 1000 litri di acqua di rubinetto contro euro 300 per 1000 L di acqua in bottiglia. Per questo motivo ogni cittadino può verificare con un gesto semplice ed economico se la qualità dell'acqua della propria abitazione è buona, in modo da poterne fruire in modo sicuro e comodo.

Si possono analizzare acqua potabile, acqua di scarico, acqua di piscina, vino, olio, terreni e superfici.

Individuato il tipo di analisi da effettuare forniremo le modalità di prelievo della sostanza da testare e gli appositi contenitori.
Dopo circa 10 giorni il risultato delle analisi richieste verrà inviato in farmacia dal laboratorio accreditato SINAL e ACCREDIA.

Test genetici

La nuova frontiera della prevenzione. I test che esegui una sola volta nella vita.

Il metabolismo cambia da persona a persona.
Ognuno di noi è unico. Solo l'analisi del DNA permette di conoscere le caratteristiche genetiche di ogni individuo per dare la possibilità di sapere quali scelte fare per un'alimentazione ed uno stile di vita più adatti al proprio organismo.

DNA E DIETA

Un'alimentazione studiata a misura di ciascuno di noi costituisce, assieme ad un adeguata attività fisica e al controllo di altri fattori di rischio come fumo e alcol, un elemento fondamentale nella prevenzione di numerose condizioni patologiche. E' infatti ormai dimostrato che stile di vita e scelte alimentari agiscono in modo incisivo nella possibilità di evitare lo sviluppo di malattie di controllarne l'evoluzione o, al contrario, provocarne l'insorgenza.
Attraverso le recenti scoperte nell'ambito della nutri-genetica, è oggi possibile capire come il nostro corpo reagisce a determinati alimenti. Vengono pertanto effettuati una serie di test genetici mirati a ricercare eventuali intolleranze a lattosio e glutine, a individuare polimorfismi che alterano il metabolismo della vitamina D, dell'acido folico, degli zuccheri, dei lipidi. Effettuando il test si ottiene quindi il referto dettagliato dei risultati, con le eventuali positività a intolleranze od alterato metabolismo. Sulla base del risultato viene fornita una lista di alimenti di cui è consigliato aumentare o diminuire il consumo, ed una dieta di cinque pasti giornalieri su dieci giorni, per iniziare da subito la proprio alimentazione nutrigenetica personalizzata.
Come viene fatto il test?
Il prelievo del DNA viene eseguito con un semplice tampone buccale

A chi è rivolto?
a tutti

Perchè la collaborazione con Allergoline?
Perchè tutti i test proposti da questa azienda hanno ampia validazione scientifica come risulta dai numerosi lavori pubblicati e indicizzati. Inoltre è un azienda che vanta numerose collaborazioni scientifiche con pediatri,ginecologi,genetisti dell'Università e del CNR di Pisa che consente un continuo e stimolante aggiornamento rispetto a tutte le tematiche di cui si occupa. Link di riferimento: http://lnx.allergoline.net

TEST INTOLLERANZE ALIMENTARI

Cos'è e a cosa serve?
Il Food Intolerance Test (test per le intolleranze alimentari, abbreviato F.I.T.) è un test, effettuato mediante la metodica ELISA, che permette di individuare quali siano le proteine alimentari contro le quali l'organismo ha reazioni avverse. è disponibile nelle versioni da 46, 92 e 184 alimenti, oppure nella versione FIT 92 alimenti L.O.V. (Latto-Ovo-Vegetariano).

Anche tra i cibi quotidiani, in apparenza graditi e innocui, si possono nascondere alimenti verso i quali il nostro corpo ha sviluppato le cosiddette intolleranze alimentari: si tratta di reazioni dose dipendenti (proporzionali alla quantità di alimento introdotto), i cui sintomi sono legati all'accumulo di sostanze non tollerate dall'organismo e che compaiono con un certo ritardo rispetto all'assunzione del cibo, per questo non è possibile collegare in modo automatico cause ed effetti.

Chi lo dovrebbe fare?
Il Food Intolerance Test è rivolto in generale a chiunque desideri intraprendere uno stile alimentare più corretto, che tenga cioè conto degli alimenti non tollerati, oppure, prima di sottoporsi ad analisi o esami strumentali invasivi, se hai uno o più di uno di questi sintomi:

  • Sintomi generali: stanchezza, ritenzione idrica, borse oculari, sonnolenza postprandiale, alitosi, aumento della sudorazione;
  • Sistema nervoso: cefalea, ansia, depressione, irritabilità, scarsa memoria, difficoltà di concentrazione, vertigini;
  • Apparato respiratorio: difficoltà di respirazione, asma, tosse, rinite allergica, sinusite;
  • Apparato cardiocircolatorio: alterazioni della pressione arteriosa, palpitazioni, extrasistoli;
  • Apparato gastro-enterico: gonfiore, senso di nausea, dolori e crampi addominali, disturbi dell'alvo (diarrea, stitichezza), aerofagia;
  • Apparato urogenitale: cistiti, infiammazioni urogenitali, sindrome premestruale;
  • Apparato muscolo-scheletrico: crampi, tremori muscolari, debolezza muscolare, dolori articolari, infiammazioni muscolo-tendinee;
  • Epidermide: prurito locale e generalizzato, acne, eczema, dermatiti.
Come e dove eseguire il test?
Il test viene effettuato mediante analisi su un campione di sangue, e può essere richiesto nelle farmacie, nei laboratori di analisi, nei centri medici e nelle medical spa che propongono i servizi di diagnostica NatrixLab.

Preparazione all'esame:
non serve essere a digiuno, il prelievo può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata.

CELIAC TEST

Cos'è e a cosa serve?

Il Celiac Test è un test che consente di individuare con elevata sensibilità e specificità la possibile positività alla celiachia. L'analisi viene svolta attraverso il dosaggio degli anticorpi IgG e IgA:

  • Anticorpi Anti-Transglutaminasi Tissutale;
  • Anticorpi Anti-Gliadina deamidata.
In passato, l'unico modo per diagnosticare la celiachia era la biopsia su un tratto del duodeno. Lo sviluppo di test come il Celiac Test di NatrixLab ha permesso di definire la forma silente e la forma potenziale della celiachia, evitando biopsie di casi dubbi risultati poi negativi. In via definitiva, la biopsia resta comunque l'esame diagnostico invasivo utilizzato e necessario per la diagnosi di celiachia.

Chi lo dovrebbe fare?
Per ogni celiaco diagnosticato correttamente, ce ne sono almeno altri sette non diagnosticati: si stima che in Italia sia affetta da celiachia una persona su 100.
Ti consigliamo questo test se:
  • Hai sintomi di carattere intestinale come diarrea, dolori addominali, meteorismo;
  • Hai sintomi di carattere extra intestinale come anemia, stanchezza cronica, vitiligine, alopecia areata, psoriasi, carenza di oligoelementi e di altri nutrienti;
  • Non hai alcun sintomo, ma sei affetto da altre patologie autoimmuni, oppure nella tua famiglia c'è qualcuno affetto da celiachia;
  • Hai perso molto peso senza un motivo apparente;
  • Nei bambini, si notano difficoltà di sviluppo, ritardi nella crescita e bassa statura, ritardi nella pubertà e difetti dello smalto dentale nei denti definitivi.

Come e dove eseguire il test?
Il test viene effettuato mediante analisi su un campione di sangue, e può essere richiesto nelle farmacie, nei laboratori di analisi, nei centri medici e nelle medical spa che propongono i servizi di diagnostica NatrixLab. Preparazione all'esame: digiuno nelle precedenti 8 ore, inoltre è importante sottoporsi al test in una fase in cui si continua a consumare alimenti contenenti glutine.

GLUTEN SENSITIVITY TEST

Cos'è e a cosa serve?
Il Gluten Sensitivity Test determina la presenza di marcatori di sensibilità al glutine, nello specifico:

  • IgA totali
  • IgA o IgG Anti-Transglutaminasi per escludere la possibile diagnosi di celiachia
  • IgA e IgG Anti-Gliadina per confermare la possibile sensibilità al glutine
Questo test è fra i primi in Italia in grado di valutare la sensibilità al glutine non celiaca, una patologia che riguarda persone che soffrono di disturbi intestinali ed extra-intestinali legati all'assunzione di glutine, ma che non sono né celiache né allergiche al frumento.

Spesso la sensibilità al glutine si verifica nei soggetti che soffrono di colon irritabile e di infiammazioni intestinali, poiché più facilmente il cibo non completamente digerito entra in contatto con l'immunità e scatena una risposta infiammatoria.

Chi lo dovrebbe fare?
La sensibilità al glutine (Gluten Sensitivity), che si stima interessi dal 6 all'8% della popolazione, è una condizione cronica che si manifesta con una sintomatologia intestinale o extraintestinale più o meno marcata, legata all'ingestione di glutine.
Tale sensibilità è genericamente associata alla comparsa di anticorpi anti-gliadina (IgA e IgG anti-AGA), molecola presente nel glutine, complesso proteico contenuto in frumento, farro, segale, kamut®, orzo e altri cereali.
A differenza della celiachia, in cui l'ingestione di glutine provoca il danneggiamento della mucosa intestinale fino all'atrofia dei villi, con conseguente malassorbimento, nella sensibilità al glutine la sintomatologia è più riconducibile a quella data dalle reazioni avverse agli alimenti, le cosiddette "allergie ritardate", o più conosciute ma impropriamente definite "intolleranze alimentari".

Dovresti fare il test se hai uno o più di questi sintomi associati all'ingestione di prodotti contenenti glutine:
  • Stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione e sonnolenza;
  • Difficoltà digestive, gonfiore addominale, senso di nausea, dolore e crampi addominali;
  • Iperacidità gastrica, gastrite;
  • Diarrea, stitichezza, irregolarità intestinale;
  • Flatulenza, aerofagia.
I sintomi di natura extra intestinale più diffusi sono:
  • Orticaria, acne, dermatite;
  • Asma, tosse, raucedine, eccesso di muco;
  • Alterazione della pressione arteriosa, palpitazioni;
  • Disturbi della libido, infiammazioni uro-genitali;
  • Crampi, tremori muscolari, debolezza muscolare, dolori articolari e muscolari.
Come e dove eseguire il test?
Il test viene effettuato mediante analisi su un campione di sangue, e può essere richiesto nelle farmacie, nei laboratori di analisi, nei centri medici e nelle medical spa che propongono i servizi di diagnostica NatrixLab. Preparazione all'esame: digiuno nelle precedenti 8 ore. è inoltre importante non seguire una dieta priva di glutine prima dell'esame.

IN FLORA SCAN

Cos'è e a cosa serve?
L'Inflora Scan è il nostro test per il benessere intestinale.
I disturbi intestinali sono attualmente un problema sociale che interessa più del 70% della popolazione.
L'alimentazione moderna favorisce gli squilibri e le infiammazioni a danno del benessere intestinale perché è caratterizzata da un consumo eccessivo di carboidrati raffinati, a discapito di alimenti ricchi di fibre. Inoltre, con il costante aumento dei consumi di cibi confezionati e prodotti raffinati industriali, la situazione non può che peggiorare.
Anche lo stile di vita, con pasti spesso consumati velocemente, in maniera irregolare mentre si è alle prese con i problemi di tutti i giorni può influire in modo significativo sul nostro benessere intestinale.
L'Inflora Scan di NatrixLab è un test completo per la valutazione del microbiota, dello stato infiammatorio dell'intestino, delle capacità digestive e della permeabilità intestinale.
è possibile richiedere il profilo completo oppure alcuni dei parametri specifici, ovvero:

  • Dysbio check: valutazione dell'equilibrio del microbiota intestinale tramite l'analisi di metaboliti prodotti dalla flora batterica: indicano e scatolo su campione di urine.
  • Pro-flora check: analisi microbiologica per l'identificazione di microrganismi che costituiscono la flora batterica residente nell'intestino.
    Valutazione di Lattobacillus spp, Bifidobacterium spp, Escherichia coli, Enterococcus spp, Gruppo PMP (Proteus spp, Morganella spp, Providencia spp), Streptococcus spp, Gruppo KES (Klebsiella spp, Enterobacter spp, Serratia spp) su campione di feci.
  • Parasitology check: analisi microbiologica per l'identificazione delle principali specie parassitarie che si trovano nell'intestino, come amebe, flagellati, Nematodi e Cestodi. La presenza di parassiti intestinali impedisce il corretto assorbimento dei nutrienti e il corretto smaltimento delle tossine.
  • Inflammation check: valutazione di calprotectina fecale; una significativa presenza viene riscontrata nei soggetti colpiti da patologie infiammatorie croniche.
  • Permeability check: valutazione diα1-antitripsina su campione di feci. Una corretta permeabilità intestinale previene l'insorgenza di intolleranze alimentari e carenze nutrizionali. La permeabilità intestinale è compromessa nei soggetti con infiammazioni intestinali.
  • Digestion check: in caso di disbiosi, intolleranze alimentari e infiammazioni intestinali, il nostro apparato digerente, in particolare l'intestino, non è in grado di metabolizzare al meglio gli alimenti. Il Digestion check permette di testare i prodotti della digestione ed assorbimento intestinale, l'elastasi pancreatica, esame completo feci, sangue occulto.
Chi lo dovrebbe fare?
La sintomatologia riconducibile a un rischio per il benessere intestinale è molto varia, e spesso le persone combattono una vita intera per capire quale sia la causa prima del proprio malessere.
Ti consigliamo questo test, che è uno screening completo dello stato di benessere del tuo intestino, se hai riscontrato uno o più di questi sintomi:
  • Presenza di intolleranze o allergie alimentari
  • Diarrea o stipsi, o irregolarità intestinale
  • Colon irritabile e patologie croniche intestinali (Morbo di Chron, rettocolite ulcerosa, ecc...)
  • Gonfiori, tensioni e crampi addominali
  • Flatulenza e aerofagia
  • Infezioni genitali ricorrenti (candidosi, cistiti)
  • Malassorbimento dei nutrienti
  • Difficoltà digestive, alitosi
  • Ritmi frenetici e stili di vita stressanti
  • Dieta sbilanciata, poco varia, ricca di cibi raffinati e grassi e povera di fibre
  • Mal di testa ed emicrania
  • Stanchezza cronica, astenia, difficoltà di concentrazione
  • Stati di ansia e sbalzi di umore
  • Problemi dermatologici
  • Indebolimento del sistema immunitario
  • Terapia antibiotica/farmacologica
Come e dove eseguire il test?
Il test viene effettuato mediante analisi su un campione di feci e urine, e può essere richiesto nei laboratori di analisi, nei centri medici e nelle medical spa che propongono i servizi di diagnostica NatrixLab. Preparazione all'esame: raccogliere i campioni a distanza di almeno 7 giorni dall'ultima terapia antibiotica. Ove previsto, le urine devono essere le prime del mattino

DYSBIO CHECK

Cos'è e a cosa serve?
La disbiosi intestinale è un'alterazione degli equilibri e della composizione della flora batterica intestinale, che comporta un insieme di sintomi e disturbi dell'apparato gastrointestinale, in grado di avere conseguenze anche su organi ed apparati distanti dall'intestino. A livello del tratto gastro intestinale è presente un vero e proprio organo, il Microbiota, costituito da quantità di mircoorganismi che costituiscono la flora batterica. La tipologia ed il numero di batteri intestinali contribuiscono a determinare lo stato di benessere o malessere dell'apparato digerente e dell'intero organismo.
Il Dysbio Check rileva la presenza nelle urine di due metaboliti del triptofano, denominati Indicano e Scatolo, che permettono di verificare l'eventuale presenza di fenomeni fermentativi e/o putrefattivi a livello intestinale: un elevato livello di Indicano urinario è indice di disbiosi intestinale a livello dell'intestino tenue, mentre alti livelli di Scatolo indicano una disbiosi intestinale a livello dell'intestino crasso.

Chi lo dovrebbe fare?
La disbiosi intestinale si può manifestare con un ampio ventaglio di sintomi.
Ti consigliamo questo test se hai riscontrato:

  • Cattiva digestione con conseguenti alterazioni del transito intestinale (stitichezza o diarree frequenti, meteorismo, colon irritabile, irregolarità intestinale);
  • Senso di gonfiore e tensione addominale, con dolore, flatulenza, indisposizione e malessere generale;
  • Alitosi e difficoltà digestive;
  • Aumentata suscettibilità alle infezioni dovuta ad una diminuzione delle difese immunitarie;
  • Aumentata probabilità di micosi nell'intestino (candidosi), di vaginiti e cistiti nella donna;
  • Disturbi di carattere generale: nervosismo, ansia, disturbi del sonno, stanchezza, astenia e cambiamenti dell'umore.
Ti consigliamo inoltre di fare questo test:
  • Prima di iniziare un trattamento a base di fermenti lattici, per scegliere il probiotico e il prebiotico più adatto sulla base del risultato del test;
  • Dopo un trattamento a base di fermenti lattici, per valutare la buona riuscita del trattamento.
Come e dove eseguire il test?
Il test viene effettuato mediante analisi su un campione di urine, e può essere richiesto nei laboratori di analisi, nei centri medici e nelle medical spa che propongono i servizi di diagnostica NatrixLab. Preparazione all'esame: raccogliere i campioni a distanza di almeno 7 giorni dall'ultima terapia antibiotica. Le urine devono essere le prime del mattino.

...e una volta fatto il test?
In caso di disbiosi intestinale, i risultati dovrebbero sempre essere seguiti da un'attenta anamnesi sulla storia clinica della persona e da test aggiuntivi per la valutazione dell'eziologia della sintomatologia. Un'alimentazione corretta permette il miglioramento della sintomatologia ed un riequilibrio della flora batterica intestinale per riportarla ad uno stato di eubiosi.
Sia per la prevenzione sia per il miglioramento del benessere intestinale è di fondamentale importanza:
  • Mantenere un sano e corretto stile alimentare andando a correggere le cattive abitudini che sono causa dell'insorgenza e del perpetuarsi dei problemi;
  • Mantenere attiva ed equilibrata la flora batterica intestinale, andando a integrare l'alimentazione con probiotici, prebiotici e fitoterapici in grado di migliorare lo stato della flora batterica intestinale;
  • Mantenere libero il tratto intestinale, andando a favorire un corretto transito intestinale e limitando l'accumulo di scorie.

RICERCA HELICOBACTER PILORI

Si tratta di un test monoclonale immunocromatografico destinato alla rilevazione dell'antigene fecale del germe Helicobacter Pylori, con una metodica di accuratezza e affidabilità del dato sovrapponibile a quello del Breath Test.

Helicobacter Pylori è un germe che infetta la mucosa gastrica e causa seri problemi gastrointestinali come dispepsia, ulcera duodenale e gastrica, gastrite;
il germe è inoltre classificato come agente carcinogeno di classe I dall'International Agency for Research on Cancer (lo stesso indicatore che riporta al fumo come causa del cancro al polmone).

Il test rileva l'antigene fecale del germe e non gli anticorpi ematici (come avviene per il test su siero): questo significa che HPSA è in grado di diagnosticare un infezione in atto e quindi possibile potersi rivolgere al proprio medico per ulteriori accertamenti e l'avvio del percorso terapeutico.

Il test è destinato anche al monitoraggio della risposta alla terapia antibiotica eradicativa purchè effettuato almeno 4 settimane dopo il termine della terapia stessa.

RICERCA SANGUE OCCULTO NELLE FECI

Questo autotest utilizza la metodologia presente anche degli screening "pubblici", eseguiti ogni due anni sui soggetti di età compresa tra 49 e 70 anni;
documentazione scientifica a supporto testimonia che eseguire il test annualmente riduce del 38% il tasso di mortalità legato al tumore del colon/retto (a differenza del 22% per lo screening biennale), oltre al fatto che le fasce di età non comprese nelle attività di prevenzione istituzionali potrebbero trovare molto facile e immediato poter verificare il proprio stato di salute accedendo al test presso la farmacia di fiducia.

SELF SCREEN FOB TEST e certificato per uso autodiagnostico, è basato sulla metodica immunocromatografica, cioè si avvale di anticorpi specifici verso l'emoglobina umana, fatto che lo rendono altamente specifico ed affidabile;
anche per quanto descritto la sua esecuzione non deve essere preceduta da restrizioni dietetiche.

TEST DI ALLERGIE DA INALANTI E ALIMENTARI

Cos’è e a cosa serve il test Aller Profile?

Gli Aller Profiles sono test semi-quantitativi in vitro (RAST) che permettono di rilevare nel sangue la presenza di anticorpi di classe IgE, specifici per ogni singolo allergene (IgE), utili per lo screening di allergie alimentari e respiratorie.

Natrix ha messo a punto 6 specifiche pannellature per la ricerca di sostanze che sono possibili allergeni

Nei paesi industrializzati circa 1 persona su 6 soffre di allergia, che si può manifestare con rinite, congiuntivite, asma, orticaria o dermatite, prurito al cavo orale, sintomi gastro-intestinali fino allo più violenta e pericolosa per la vita stessa: lo shock anafilattico.

A livello mondiale sono 400 milioni le persone che soffrono di rinite allergica, numeri in aumento con una prevalenza compresa tra il 4 e oltre il 40% in diverse regioni. In generale, le allergie respiratorie possono essere scatenate da allergeni inalanti stagionali come polline, erba e graminacee oppure da allergeni che persistono tutto l’anno all’interno degli edifici come acari della polvere e spore di muffe ma anche animali domestici ecc.

Gli alimenti che provocano più frequentemente allergie alimentari sono invece arachidi, soia, frumento, soia, legumi, pesce, molluschi, crostacei, latte, uova e frutta a guscio.

Chi dovrebbe fare delle prove allergiche alimentari e respiratorie?

Gli Aller Profiles sono indicati in generale per chiunque voglia conoscere se è allergico, anche lievemente dal momento che valori bassi in futuro potrebbero aumentare e comportare problemi più gravi. Ogni giorno veniamo a contatto con un’infinità di sostanze potenzialmente irritanti e non è affatto semplice capire qual è l’allergene alimentare e/o inalante responsabile. Con i test Aller Profiles è possibile scoprirlo. Essi sono rivolti anche a chi sa già di essere allergico a qualcosa ma non ha mai fatto un test allergie alimentari e respiratorie o ancora vorrebbe verificare il valore dell’allergia.

Come già accennato, i sintomi più comuni di allergie alimentari e allergie respiratorie sono -sensazione di bruciore o di prurito nel cavo orale, nausea, spasmi gastro-intestinali, diarrea e rash cutaneo. Le reazioni più gravi possono indurre attacchi di asma, difficoltà respiratoria, tachicardia e attacchi di panico. In alcuni rari casi i sintomi possono essere molto più gravi, portando anche allo shock anafilattico.

Come e dove fare il test allergie alimentari e respiratorie

Il prelievo può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata e non è necessario essere a digiuno.

…e una volta eseguito il test?

La scoperta o l’insorgenza di allergie alimentari e allergie respiratorie può cambiare le nostre abitudini quotidiane, per questo motivo è importante non farsi trovare impreparati e muoversi nel modo giusto per salvaguardare al meglio la propria salute. Nel caso di esito positivo del test, ad allergeni alimentari e/o allergeni inalanti, consigliamo pertanto di rivolgersi al proprio medico curante e di contattarci per qualsiasi dubbio o informazione.

Ecco cosa viene testato nello specifico con i vari pannelli:

http://www.natrixlab.it/wp-content/uploads/2019/08/elenco-allergeni-aller-ia63.pdf
http://www.natrixlab.it/wp-content/uploads/2019/08/elenco-allergeni-aller-a33.pdf
http://www.natrixlab.it/wp-content/uploads/2019/08/elenco-allergeni-aller-i30.pdf
http://www.natrixlab.it/wp-content/uploads/2019/08/elenco-allergeni-aller-mia54.pdf
http://www.natrixlab.it/wp-content/uploads/2019/08/elenco-allergeni-aller-miap27.pdf
http://www.natrixlab.it/wp-content/uploads/2019/08/elenco-allergeni-aller-mia33.pdf

Tipo di servizio: a giornata su appuntamento

BREATH TEST LATTOSIO

COS’È IL TEST E COSA VALUTA

Per poter comprendere a pieno cosa valuta il test è doveroso fare una precisazione su come avviene il processo di digestione del Lattosio.

In condizioni normali il lattosio dopo l’ingestione viene scisso dalla lattasi intestinali in glucosio e galattosio che vengono assorbiti a livello digiuno-ileale; nel caso in cui vi sia una carenza di lattasi, il lattosio raggiunge il colon inalterato dove viene fermentato

dalla flora batterica producendo vari gas tra cui idrogeno e anidride carbonica che in parte passano nel circolo ematico e vengono eliminati attraverso l’aria espirata dai polmoni. Ed è proprio questo il principio su cui si basa il Breath Test all’idrogeno. Infatti con

questo esame si misura la quantità di idrogeno presente nell’aria alveolare espirata dai soggetti sottoposti a questo test che è misura diretta di una condizione di maldigestione dello zucchero.

Il Breath Test Lattosio di NatrixLab offre un ulteriore plus in quanto oltre a rilevare la quantità di idrogeno (H2) presente nell’espirato del paziente, come ulteriori parametri qualitativi in termini diagnostici rileva anche il metano (CH4) e l’andidride carbonica (CO2).

Questi aspetti sono importanti in quanto esiste la possibilità che alcuni pazienti, come risposta alla fermentazione dello zucchero, producano metano piuttosto che idrogeno o una combinazione dei due gas, aspetto che non verrebbe rilevato con i normali strumenti generando dei falsi negativi. Inoltre, valutare anche l’anidride carbonica ci permette di vedere se il prelievo di espirato è stato fatto correttamente all’interno della sacca.

INDICAZIONI

Il Breath Test Lattosio è indicato per determinare il malassorbimento al lattosio, una sintomatologia caratterizzata da: flatulenza, distensione e crampi addominali, diarrea.

COMPONENTI DEL KIT

  • 1 Bustina contenente 25 g di lattosio
  • 1 Sacca monouso
  • 9 siringhe per la conservazione dell’espirato
  • 9 tappi di chiusura siringa
  • Adesivi per identificazione campione
  • 1 scatola di cartone da utilizzare per il ritorno del kit
  • Istruzioni d’uso

PREPARAZIONE DEL PAZIENTE

Nei dieci giorni precedenti l’esecuzione del test, il paziente NON deve assumere antibiotici, fermenti lattici né lassativi e non deve avere una diarrea importante in corso.

Il giorno precedente l’esame il paziente deve alimentarsi esclusivamente con:

  • Colazione: un bicchiere di tè + 2 fette biscottate
  • Pranzo: un piatto di riso bollito e condito con poco olio
  • Cena: una bistecca ai ferri o un pesce lesso

E’ estremamente importante che il giorno precedente l’esame NON vengano assunte fibre (frutta, verdura, pasta, pane), bevande gassate.

Il giorno stesso dell’esame, il paziente deve rimanere a digiuno, non deve lavarsi i denti, NON deve fumare né fare sforzi fisici o dormire durante l’esecuzione del test.

BREATH TEST LATTULOSIO

COS’È IL TEST E COSA VALUTA

In ambito gastroenterologico il Breath Test al Lattulosio consente di individuare alterazioni del sistema gastroenterico, infatti grazie a questo esame è possibile diagnosticare nello specifico sia l’eventuale presenza di sovracrescita batterica nell’intestino

tenue sia un’alterazione del tempo di transito oro-cecale (OCTT). Il tempo di transito oro-cecale è la misura indiretta della funzionalità del tubo gastroenterico. Si può riscontrare accelerato in caso di sintomi diarroici da ipermotilità o rallentato in caso di sintomi dispeptici da rallentato svuotamento gastrico o in presenza di stipsi dovuta a una propulsione lenta della massa fecale.

Il test si basa su un principio molto semplice nello specifico, Il lattulosio è un disaccaride composto da galattosio e fruttosio, poiché nell’intestino non esiste un enzima naturale in grado di idrolizzarlo, questo zucchero non viene scisso nell’intestino tenue e viene trasportato intatto al colon dove viene fermentato dai batteri producendo diversi gas tra cui l’idrogeno. L’intervallo di tempo tra l’ingestione di lattulosio e l’aumento dell’idrogeno nel respiro di 20 ppm oltre il valore basale, corrisponde al tempo di transito orocecale (OCTT).

Il Breath Test Lattulosio di NatrixLab offre un ulteriore plus in quanto oltre a rilevare la quantità di idrogeno (H2) presente nell’espirato del paziente, come ulteriori parametri qualitativi in termini diagnostici rileva anche il metano (CH4) e l’andidride carbonica (CO2).

Questi aspetti sono importanti in quanto esiste la possibilità che alcuni pazienti, come risposta alla fermentazione dello zucchero, producano metano piuttosto che idrogeno o una combinazione dei due gas, aspetto che non verrebbe rilevato con i normali strumenti generando dei falsi negativi. Inoltre, valutare anche l’anidride carbonica ci permette di vedere se il prelievo di espirato è stato fatto correttamente all’interno della sacca.

INDICAZIONI

Il Breath Test Lattulosio è indicato per la diagnosi di sovracrescita batterica nell’intestino tenue (S.I.B.O.) e per la valutazione del tempo di transito oro-cecale (OCTT). Consigliato in caso di presenza di sintomi come: diarrea cronica, crampi, gonfiore addominale, meteorismo, perdita di peso ingiustificata, disturbi della digestione.

COMPONENTI DEL KIT

  • 1 Bustina contenente 12 ml di lattulosio
  • 1 Sacca monouso
  • 17 siringhe per la conservazione dell’espirato
  • 17 tappi di chiusura siringa
  • Adesivi per identificazione campione
  • 1 scatola di cartone da utilizzare per il ritorno del kit
  • Istruzioni d’uso

PREPARAZIONE DEL PAZIENTE

Nei dieci giorni precedenti l’esecuzione del test, il paziente NON deve assumere antibiotici, fermenti lattici né lassativi e non deve avere una diarrea importante in corso.

Il giorno precedente l’esame il paziente deve alimentarsi esclusivamente con:

  • Colazione: un bicchiere di tè + 2 fette biscottate
  • Pranzo: un piatto di riso bollito e condito con poco olio
  • Cena: una bistecca ai ferri o un pesce lesso

E’ estremamente importante che il giorno precedente l’esame NON vengano assunte fibre (frutta, verdura, pasta, pane), bevande gassate.

Il giorno stesso dell’esame, il paziente deve rimanere a digiuno, non deve lavarsi i denti, NON deve fumare né fare sforzi fisici o dormire durante l’esecuzione del test.

BREATH TEST UREA

COS’È IL TEST E COSA VALUTA

L “Urea Breath Test”, uno dei test più sensibili ed affidabili oggi disponibili, sfrutta ai fini diagnostici la reazione di idrolisi dell’urea che il batterio Helicobacter Pylori mette in atto per difendersi dall’ambiente acido presente nello stomaco. Nello specifico all’inizio del test viene raccolto un primo campione di aria espirata all’interno di un’apposita provetta, viene quindi somministrata una compressa disciolta in acqua di Urea-C13 e viene raccolto un nuovo campione di aria espirata in un’altra provetta dopo circa 30 minuti. L’Hp, se presente , scinde l’urea in bicarbonato (e quindi anche CO2) ed ammoniaca. La CO2 prodotta, passa nel circolo sanguigno e viene poi eliminata dai polmoni. L’urea somministrata al paziente presenta l’atomo di carbonio marcato 13 (isotopo innocuo), pertanto in caso di infezione da Helycobacter verrà rilasciata anidride carbonica marcata (13CO2). Il 13C è quantificabile ed indicativo di infezione in corso. Il risultato del test viene considerato positivo quando la differenza di concentrazione della CO2 nell’espirato dopo la somministrazione dell’urea marcata è superiore di 5 volte.

INDICAZIONI

Il Breath Test Urea è indicato nel caso in cui il soggetto lamenti sintomi persistenti a livello gastrico, riconducibili ad iperacidità, gastrite od ulcera gastroduodenale. Inoltre, grazie all’eccellente specificità e sensibilità dell’esame, il Breath Test Urea può essere ripetuto nel tempo per monitorare l’efficacia della terapia medica intrapresa per eradicare l’infezione da Helicobacter pylori.

COMPONENTI DEL KIT

  • 2 Sacche
  • 1 scatola di cartone da utilizzare per il ritorno del kit
  • Istruzioni d’uso

PREPARAZIONE DEL PAZIENTE

Nelle ultime 4 settimane non devono essere stati assunti antibiotici e inibitori della pompa protonica.

Nella settimana precedente all’esame non devono essere stati assunti gastroprotettori.

Il giorno precedente l’esame il paziente deve alimentarsi esclusivamente con:

  • Colazione: caffè d’orzo, the, biscotti secchi o pane tostato
  • Pranzo: riso o pasta conditi con olio o parmigiano reggiano
  • Cena: carne bianca (pollo, coniglio o tacchino), pesce, riso condito con olio

La mattina dell’esame bisogna rispettare il digiuno; 2 ore prima dell’esame si può bere solo acqua minerale non gassata. Non lavarsi i denti. Se è un fumatore dovrà astenersi dal fumo almeno dalla sera prima.

Durante l’esecuzione dell’esame non consumare cibo, fumare o eseguire attività fisica.

Si potrà riprendere l’alimentazione e le normali attività solo al termine dell’esame.

BREATH TEST GLUCOSIO

COS’È IL TEST E COSA VALUTA

Per poter comprendere a pieno come funziona e soprattutto cosa valuta il test, è doveroso fare una precisazione su cosa succede nel nostro intestino dopo l’assunzione di glucosio.

In condizioni normali il glucosio viene assorbito dall’intestino tenue, mentre in caso di SIBO lo zucchero prima di essere assorbito subisce un processo di fermentazione con produzione di alcuni gas, tra cui l’idrogeno. Parte di questi gas passa dall’intestino ai polmoni attraverso il flusso sanguigno ed è quindi rilevabile nell’aria espirata.

La diagnosi di SIBO viene posta quando il livello di idrogeno aumenta di > 12 parti per milione oltre il valore basale dell’espirato.

Il Breath Test Glucosio di NatrixLab offre un ulteriore plus in quanto oltre a rilevare la quantità di idrogeno (H2) presente nell’espirato del paziente, come ulteriori parametri qualitativi in termini diagnostici rileva anche il metano (CH4) e l’andidride carbonica (CO2).

Questi aspetti sono importanti in quanto esiste la possibilità che alcuni pazienti, come risposta alla fermentazione dello zucchero, producano metano piuttosto che idrogeno o una combinazione dei due gas, aspetto che non verrebbe rilevato con i normali strumenti generando dei falsi negativi. Inoltre, valutare anche l’anidride carbonica ci permette di vedere se il prelievo di espirato è stato fatto correttamente all’interno della sacca.

INDICAZIONI

Il Breath Test Glucosio è indicato per la diagnosi di sovracrescita batterica nell’intestino tenue (S.I.B.O.). Consigliato in caso di presenza di sintomi come: diarrea cronica, crampi, gonfiore addominale, meteorismo, perdita di peso ingiustificata, disturbi della digestione.

COMPONENTI DEL KIT

  • 1 Bustina contenente 50 g di glucosio
  • 1 Sacca monouso
  • 9 siringhe per la conservazione dell’espirato
  • 9 tappi di chiusura siringa
  • Adesivi per identificazione campione
  • 1 scatola di cartone da utilizzare per il ritorno del kit
  • Istruzioni d’uso

PREPARAZIONE DEL PAZIENTE

Nei dieci giorni precedenti l’esecuzione del test, il paziente NON deve assumere antibiotici, fermenti lattici né lassativi e non deve avere una diarrea importante in corso.

Il giorno precedente l’esame il paziente deve alimentarsi esclusivamente con:

  • Colazione: un bicchiere di tè + 2 fette biscottate
  • Pranzo: un piatto di riso bollito e condito con poco olio
  • Cena: una bistecca ai ferri o un pesce lesso

E’ estremamente importante che il giorno precedente l’esame NON vengano assunte fibre (frutta, verdura, pasta, pane), bevande gassate.

Il giorno stesso dell’esame, il paziente deve rimanere a digiuno, non deve lavarsi i denti, NON deve fumare né fare sforzi fisici o dormire durante l’esecuzione del test.

Test antigenici rapidi

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